Sempre più spesso ci troviamo dinanzi persone sofferenti che sono costretti a rinunciare al trattamento della causa dei loro disturbi per problemi internistici che sconsigliano un grosso intervento chirurgico o un’anestesia generale. In molti altri casi la paura o il rifiuto di sottoporsi alla chirurgia allontanano pazienti che avrebbero necessità di trattamento. Le più moderne tecnologie mettono oggi a nostra disposizione tecniche di minore peso chirurgico per il paziente, che eseguite da mani esperte possono portare un valido contributo alla soluzione dei problemi se non in tutti, certamente in molti casi. Gli elementi che contraddistinguono la chirurgia vertebrale mininvasiva sono i seguenti:
-possono essere eseguiti in anestesia locale o loco regionale, con o senza sedazion, laddove è richiesta l’anestesia generale l’intervento è comunque di brevissima durata (massimo 60’)
-piccolo accesso chirurgico, solitamente inferiore ai 2 cm, o addirittura percutaneo
-i rischi chirurgici, seppure qualitativamente identici agli interventi maggiori, sono percentualmente e quantitativamente minori
-gli interventi mininvasivi, pur non garantendo sempre la risoluzione completa del disturbo, alleviano sempre i sintomi: in ogni caso non precludono mai un successivo intervento maggiore, in caso di necessità
-sono in genere ripetibili, in caso di necessità o recidive
-in realtà non esiste un limite d’età per la loro esecuzione, proprio per le caratteristiche tecniche dell’intervento e dell’anestesia